VENDEMMIA – Ieri e Oggi
La vendemmia non può essere definita soltanto una pratica agronomica ma, soprattutto ai tempi dei nostri nonni, era anche un evento sociale di condivisione ed aggregazione. Uomini e donne in gran numero, spesso anche bambini, che si ritrovavano in vigna per svolgere il lavoro di raccolta e trasporto dei grappoli supportati al massimo da buoi o cavalli.
Le giornate della vendemmia erano attese ma anche temute dai contadini. Infatti la vendemmia era il momento di tirare le somme di un’intera annata di lavoro e di fatiche non sempre equamente ripagate a causa di una improvvisa grandinata, di inverni troppo rigidi o del perdurare della siccità. Tutte variabili che, ancora adesso, possono determinare la fortuna o meno di un’annata agraria. A proposito, ti potrebbero interessare questo articolo: “Come protteggere le piante dal freddo?”
Oggi per fare la vendemmia vengono impiegati trattori e vendemmiatrici, macchinari altamente specializzati che consentono ampi margini di risparmio in termini di costo della manodopera e tempi di raccolta soprattutto in presenza di grandi superfici su cui operare. Anche la pigiatura, che una volta veniva eseguita senza l’ausilio di macchine, viene svolta oggi meccanicamente.
Ai giorni nostri la qualità del vino è un obiettivo che si ricerca in cantina oltre che in vigna grazie all’opera di figure professionali specializzate (enologi) esperte in chimica e biologia vegetale ma anche a conoscenza dei diversi processi produttivi e delle relative tecniche (pressatura, filtrazione, affinamento, etc.)
Uva coltivata con BioAksxter®
Cambiano i tempi e cambiano i metodi ma rimane inalterata la passione e l’impegno di viticoltori e aziende che curano le proprie vigne alla continua ricerca della sintesi perfetta tra tradizione e innovazione. Il giusto equilibrio tra esigenze del mercato e necessità di caratterizzare fortemente un prodotto che è molto di più di una semplice bevanda … è storia, cultura e territorio!
E forse è proprio questo il segreto per ottenere un ottimo vino.
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