Sulla Peronospora della Vite
La Peronospora della vite (Plasmopara Viticola) è originaria del Nord America, sbarcata in Europa nel XIX secolo con l’importazione di varietà di patata portatrici della malattia, ha creato da subito gravi danni.
Infatti, già dopo pochi anni dalla sua prima comparsa, aveva dimezzato le produzioni vitivinicole di tutto il continente europeo.
Questa fitopatologia fungina può colpire tutte le parti erbacee della vite, ma i danni maggiori si localizzano sicuramente sul grappolo, in un periodo compreso tra la fase di pre fioritura fino a quella dell’invaiatura.
Nello specifico, l’infezione si verifica da spore svernanti presenti nel terreno dette zoospore che in condizioni favorevoli di temperatura ed umidità, penetrano nelle foglie basali dando origine all’infezione primaria.
Questa fase non porta gravi danni alla coltura, ma le spore germinando aumentano esponenzialmente il loro numero ed attaccano il resto delle vegetazione, dando così inizio all’infezione secondaria che produce ingenti danni.
In particolare, con annate piovose ed umide si verificano le condizioni ottimali per lo sviluppo delle infezioni secondarie che colpiscono indifferentemente tutte la parti della pianta, frutti compresi, evidenziando imbrunimenti con conseguente necrotizzazione dei tessuti fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla morte della pianta.
Per affrontare la peronospora della vite è importante utilizzare costantemente BioAksxter® M31 Viticoltura, meglio se fin dalle primissime fasi del germogliamento e per tutta la durata del ciclo colturale. Così facendo si aumentano le difese autoimmunitarie delle piante, rendendo meno necessari e più semplici i trattamenti con prodotti fitosanitari.