Coltivazione vigneto biologico: trattamenti, difesa e uve di alta qualità
Tratto dalla relazione tecnica “Viticoltura biologica” a cura di per. agr. Andrea Turri
Viticoltura biologica: Società Agricola Moser Filippo e Giancarlo di Pressano di Lavis (TN)
La Società Agricola Moser Filippo e Giancarlo di Pressano di Lavis (TN), è un’azienda viticola e frutticola specializzata nella produzione di uva biologica per la produzione di vini di elevata qualità destinati al mercato nazionale ed estero. Inoltre, l’azienda produce mele biologiche (Royal Gala, Golden e Stark Delicious, Morgen e Fuji) conferite a consorzi.
La coltivazione biologica dei vigneti del Trentino – Teroldego
La superficie aziendale vitata è quasi interamente in regime biologico, e le colture restanti sono trattate parimenti a quelle certificate bio.
L’intera produzione viticola si sviluppa complessivamente su circa 10 ettari coltivati a guyot, dislocati sia in zone collinari che di fondovalle. Le varietà sono:
- Pinot Grigio
- Chardonnay
- Nosiola
- Riesling
- Schiava Gentile
- Traminer Aromatico
- Merlot
- Teroldego
- Cabernet
Vigneto di Schiava secolare (1926), autunno 2017
Conduzione del vigneto in agricoltura biologica: BioAksxter® dal 2002
L’azienda agricola Moser ha scelto di lavorare nell’ottica prima di ristabilire e poi di mantenere nel tempo l’equilibrio dei vigneti, incrementando la produttività dei terreni e migliorando la qualità dell’uva, attraverso l’impiego di BioAksxter® in atto da ben 16 anni. L’equilibrio biologico raggiunto nel vigneto, sia per quanto riguarda il contesto ambientale che le coltivazioni stesse, è oggetto di osservazione ed interesse da parte di studiosi, agronomi ed agricoltori.
La qualità della produzione viticola, la gestione del vigneto biologico, le operazioni agronomiche ed i relativi risultati sono altrettanto rilevanti, nonostante l’andamento delle annate viticole sempre più soggetto a fenomeni climatici fortemente compromettenti.
Uve Teroldego
Annata viticola 2017
La stagione viticola 2017 in Trentino Alto Adige è stata archiviata tra quelle “problematiche”, soprattutto per via di gelate primaverili e grandinate estive che neanche gli agricoltori più anziani ricordano. Nonostante ciò, avversità come queste non hanno compromesso la condizione dei vigneti anche per quanto riguarda lo stato fitosanitario, limitando i danni e le conseguenti perdite economiche.
Vitigno: Riesling
Coltivazione biologica della vite: produzione di uve di qualità
Nonostante un danno da grandine del 20-50% che ha colpito tutti i vigneti, i dati produttivi relativi alla stagione viticola 2017 si discostano poco da quelli dell’annata precedente (2016) durante la quale non si sono registrati fenomeni atmosferici di rilievo.
Confronto dati produttivi 2016 e 2017
Notevole il rapporto quali-quantitativo delle produzioni dell’azienda agricola Moser, caratterizzate da notevoli gradazioni zuccherine e allo stesso tempo da un’elevata acidità, un’altissima componente tanninica e polifenolica per le uve rosse e un’alta aromaticità per quelle bianche. Non a caso infatti, i vini prodotti con le uve biologiche della società agricola Moser sono stati premiati e riconosciuti a livello internazionale.
Gestione agronomica del vigneto biologico: trattamenti vigna
Secondo quanto dichiarato dal Perito Agrario Giancarlo Moser, BioAksxter® è molto di più di un fertilizzante: l’insieme dei vantaggi che ne trae, gli permettono di ridurre notevolmente il numero delle operazioni colturali, gli interventi agronomici e di difesa del vigneto ed i costi di gestione.
Vitigno: Merlot
Nei terreni in questione dal 2002 non sono impiegati altri fertilizzanti. Questo determina anche un equilibrio ottimale dei vigneti a vantaggio dei tempi e costi di potatura, legatura, sfogliatura e cimatura, nonché della gestione del suolo nel vigneto biologico: l’inerbimento del filare e dell’interfila.
Ulteriore vantaggio si ha dalla mancata necessità di ricorrere all’irrigazione (anche di soccorso): il connubio tra la stabilità e regolarità strutturale del suolo e lo sviluppo di un apparato radicale in profondità consente alle piante di vite di superare senza problemi eventuali condizioni di stress idrico, favorendo la produttività e la qualità.
Vendemmia Teroldego
La difesa del vigneto biologico
Un aspetto fondamentale di cui beneficia l’azienda agricola Moser è la semplificazione della difesa anticrittogamica dovuta all’azione di BioAksxter®, in grado di incrementare le difese autoimmunitarie dei vigneti. Diversamente da quanto avviene nelle stesse zone, l’azienda Moser riesce a mantenere un ottimo stato sanitario delle vigne e dell’uva utilizzando solo zolfo e rame ed effettuando circa il 30-40% in meno di trattamenti fitosanitari rispetto ad altre aziende. Nei vigneti di fondovalle nel corso del 2017 l’azienda ha effettuato 11 interventi contro i 16-17 delle altre aziende viticole. Invece in collina 5 trattamenti a base di rame e 2 con zolfo ventilato rispetto ai 11-12 eseguiti da altri.
30-40% in meno di trattamenti fitosanitari rispetto ad altre aziende viticole.
Generalmente i trattamenti della vite vengono effettuati a mano, sia per ridurre il calpestio, sia per concentrare il prodotto solo sulla vegetazione. Una nota importante è data dall’uso limitato di rame metallo, soltanto 1,7 kg/ettaro/anno contro il massimale dei 6 kg/ha consentiti dalla normativa europea che peraltro risultano non essere sufficienti.
Impiego rame metallo nei trattamenti vite biologica
Coltivazione di vitigni biologici: una scelta vincente
La scelta di utilizzare BioAksxter® in viticoltura si è rivelata un investimento altamente remunerativo per l’azienda agricola Moser. L’azione di BioAksxter® esplicata negli anni ha portato ad un equilibrio ottimale dei vigneti, sia per quanto riguarda il terreno sia l’aspetto vegetativo: incremento della capacità di resistenza e resilienza, notevole riduzione degli interventi tecnici ed agronomici in particolare quelli fitosanitari, produttività di elevato livello.
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Fonte dati: Andrea Turri, Perito Agrario Enotecnico