Risoluzione problematiche agronomiche nella conversione al biologico
Le problematiche agronomiche nella conversione al biologico affliggono la maggior parte delle aziende agricole che scelgono di intraprendere il metodo di coltivazione biologico; tuttavia, possono essere risolte in poco tempo senza mettere a rischio i guadagni ed il futuro dell’agricoltore.
In questo articolo andremo ad approfondire:
- quali sono le problematiche agronomiche nella conversione al biologico
- le relative cause
- come risolverle
5 problematiche agronomiche nella conversione al biologico
L’agricoltura biologica è in continua espansione in tutto il mondo, anche grazie ad una domanda crescente di prodotti biologici da parte dei consumatori. Spesso però, questo metodo di coltivazione scelto principalmente come fonte di maggior guadagno, mette in secondo piano l’aspetto ecologico. Se da un lato il passaggio all’agricoltura biologica porta alla valorizzazione dei prodotti agricoli, dall’altro lato sussistono notevoli problematiche agronomiche.
Andiamo ad approfondire quali sono e perché BIOAKSXTER® rappresenta un aiuto concreto.
Cali di resa
Una rilevante criticità nella conversione al biologico riguarda il calo della resa produttiva. Ma perché si verifica questo fenomeno?
Le colture sono fortemente “dipendenti” dall’uso di prodotti di sintesi. Ed è per questa ragione che le piante sono poco reattive e non sono in grado di far fronte alle avversità.
In fase di conversione al biologico, l’azienda agricola deve affrontare il problema di una ridotta produttività, riscontrabile durante le varie fasi fenologiche (es. scarsa fioritura, mancata allegagione, diminuzione della pezzatura del frutto.) L’agricoltore si chiede soprattutto cosa fare per aumentare il calibro e come aumentare la resa agricola.
Per aumentare calibro e rese bisogna in primis disinquinare, rivitalizzare e rigenerare il suolo coltivato. Questo processo è attuabile con l’impiego delle formulazioni naturali BIOAKSXTER®. In questo modo l’azienda agricola può assicurarsi una resa produttiva elevata e di qualità con dei prodotti agricoli a residuo zero.
Misurazione calibro su coltura di pesco trattata con BioAksxter®
Fitopatologie fuori controllo
Un’altra delle maggiori problematiche agronomiche nella conversione al biologico riguarda il controllo degli agenti fitopatogeni. Dopo anni di trattamenti fitosanitari, le aziende agricole si ritrovano ad interrompere subitamente l’uso di agrofarmaci. Il sistema pianta-suolo compromesso dall’abuso della chimica favorisce indebolimento e malattie. Subentrano malattie fungine, virosi, batteriosi, ecc., e le tecniche agronomiche normalmente utilizzate in biologico (potature di risanamento, rotazioni, sesti di impianto ampi, ecc.) non sono sufficienti. Tutto ciò è maggiormente intensificato dai cambiamenti climatici.
L’azione antibatterica, antifungina e antivirale di BIOAKSXTER® è altamente efficace sia nel prevenire la diffusione degli attacchi patogeni, sia nel contenere e bloccare la proliferazione delle malattie negli impianti danneggiati. Inoltre, BIOAKSXTER® favorisce la ripresa delle funzioni vitali dei vegetali in caso di eventi atmosferici estremi, mitigando i cambiamenti climatici in atto.
Limitazione nell’uso del rame
Il rame è uno dei fungicidi più utilizzati in agricoltura biologica; tuttavia, comporta dei rischi ambientali rilevanti, poiché è un elemento che tende ad accumularsi progressivamente negli strati del suolo. Fino al 2025, in Europa vi sarà la proroga del limite della quantità di rame all’anno, per ettaro. Attualmente la dose annuale non può eccedere i 4 kg/ha e questo fattore ha messo in crisi molte aziende agricole in conversione al biologico.
BIOAKSXTER® essendo un equilibratore d’eccellenza (e non un fungicida) risulta essere la soluzione naturale per le malattie fungine che colpiscono le colture in conversione al biologico. Il Settore Ricerca AXS M31 ha sperimentato che l’uso regolare di BIOAKSXTER® nelle coltivazioni trattate con rame limita le aggressioni fungine abbassando di oltre il 50% la dose annuale consentita.
Trovare prodotti consentiti in agricoltura biologica validi e adeguati
Una delle problematiche agronomiche nella conversione al biologico riguarda inoltre l’utilizzo di mezzi tecnici idonei per la propria azienda agricola e che siano allo stesso tempo consentiti in agricoltura biologica.
In fase di conversione, l’agricoltore si deve informare accuratamente sull’efficacia dei prodotti per l’agricoltura, capirne il corretto impiego e conoscere effettivamente l’attività della sostanza attiva al loro interno.
BIOAKSXTER®, fertilizzante naturale consentito in agricoltura biologica, è in grado di soddisfare le esigenze delle aziende agricole grazie alle diverse linee di prodotti utilizzate in frutticoltura, viticoltura, cerealicoltura, orticoltura e olivicoltura.
BIOAKSXTER® è facile da usare:
- è miscelabile con qualsiasi altro prodotto per l’agricoltura, senza danneggiare la pianta;
- non essendo un prodotto fitosanitario, non ha tempi di carenza;
- non servono dispositivi di protezione in quanto è privo di effetti nocivi.
Difficoltà nell’ottenere prodotti agricoli di qualità
La qualità dei prodotti agricoli biologici è un requisito essenziale. Tuttavia, tale obiettivo è spesso difficile da raggiungere. Tra le problematiche agronomiche nella conversione al biologico troviamo il basso grado zuccherino che comporta a sua volta ad un basso contenuto di vitamine e problemi di conservabilità dei prodotti agricoli.
Come già dimostrato da molteplici aziende agricole, BIOAKSXTER® aumenta la dolcezza del frutto garantendo un prodotto agricolo di qualità superiore.
Un’altra problematica inerente ai requisiti di qualità riguarda il limite dei residui nei prodotti agricoli. Purtroppo, anni ed anni di accumulo di sostanze chimiche ed inquinanti ambientali nel terreno non possono garantire un prodotto agricolo effettivamente biologico. Infatti, quando l’agricoltore decide di convertire la propria azienda agricola a questo metodo di coltivazione, deve prendere in considerazione un aspetto chiave: non basta il periodo di conversione della durata di 2 o 3 anni per “ripulire” 30, 40 o 50 anni di residui derivanti dall’utilizzo di prodotti fitosanitari. Ciò significa che il passaggio all’agricoltura biologica richiede un’efficace azione disinquinante, ossia una vera e propria bonifica, realizzabile esclusivamente con BIOAKSXTER®.